Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) è una sindrome caratterizzata da persistenti difficoltà di attenzione, controllo dell'impulsività e iperattività. È considerato un disturbo del neurosviluppo, ovvero una condizione con esordio durante l’età infantile, che può compromettere il funzionamento nell’area personale, sociale, scolastica e/o lavorativa. Tuttavia, un numero via via crescente di adulti comincia a essere diagnosticato come ADHD proprio perché ha conosciuto questo disturbo e ritenuto di poterne essere affetto (non di rado, dopo aver sostenuto il percorso diagnostico per un figlio). Non sorprende infatti che una condizione che ha ricevuto forte interesse nell’ultimo ventennio potesse passare inosservata in precedenza. Attualmente, si stima che ne sia affetto all’incirca il 3-7% della popolazione italiana.
L’ADHD è spesso accompagnato da condizioni psichiatriche co-occorrenti, come ansia e depressione. Tuttavia, alcuni individui sembrano manifestare con una certa frequenza anche alcune tipologie di disturbo alimentare, come il binge eating e la bulimia nervosa.
Il Binge Eating Disorder (BED), o disturbo da alimentazione incontrollata, è il disturbo alimentare più frequente nella popolazione generale. La sua entità può variare dalla presenza di continui spuntini e ‘spizzichi’ fuori pasto a frequenti e significative abbuffate.
Quando si tratta di scegliere cosa mangiare per migliorare o mantenere il proprio stato di salute, ognuno ha qualcosa di diverso da dire. Ovunque troviamo informazioni sul “miglior” alimento, modalità, orario o regola alimentare.
Il concetto di flessibilità è il punto chiave della mindful eating (il mangiare consapevole). Imparare ad affidarsi alle propria saggezza interiore, tuttavia, può essere complesso per coloro che non sono a proprio agio e non hanno fiducia del proprio corpo. Tra questi rientrano le persone “cronicamente a dieta”, le quali si sentono più propense a seguire chiare regole sul “cosa e quando” mangiare.
L’ambiente “obesogeno” occidentale si caratterizza per l’abbondanza di cibo non salutare. Tale ambiente ha comportato la crescita del numero di persone che tentano di controllare il loro peso corporeo. Uno studio americano ha riportato che oltre il 70% degli adulti negli Stati Uniti rivelava di aver contato le calorie, ridotto la quantità di introito giornaliero o dei grassi o aumentato i livelli di attività fisica almeno una volta negli ultimi 4 anni. 