"Non mi fido di te": perché non ci fidiamo e come tornare a vivere serenamente le relazioni

La trappola della Sfiducia è una delle più potenti, in quanto legata a profonde ferite (vissute spesso in età precoce). Come è possibile intuire, le persone sviluppano sfiducia verso gli altri e verso il mondo a seguito di uno o più episodi di derisione, tradimento, umiliazione, manipolazione o abuso (fisico, psicologico e/o sessuale).

Più gli episodi si sono verificati in età infantile e coinvolgevano figure significative (genitori, parenti stretti, tate..) più difficile sarà stato “fare i conti” con tali eventi, gestire la propria emotività, rielaborare quanto accaduto; e tanto più arduo potrebbe essere il divenire consapevoli della presenza di questa trappola.

L’esperienza di questi eventi è una complessa combinazione di emozioni: paura, tristezza, rabbia, dolore, colpa, vergogna. Queste emozioni alcune volte sembrano voler esplodere, mentre altre volte rendono “distaccati” dalla realtà, come ci si trovasse estraniati dal mondo e dagli altri.

 

A seguito di queste esperienze, le persone appaiono guidate dalla convinzione che gli altri mentono, tradiscono, imbrogliano o si prendono gioco di loro. Nei casi più estremi, intravedono tentativi di umiliazione e abuso. Sono persone che non si fidano più del prossimo, non credono nella sua onestà e sincerità. Sono persone sospettose e diffidenti. Stanno spesso "in guardia", e in attesa di scoprire cosa ci sia dietro i gesti gentili che altri gli rivolgono.

Per alcuni può essere difficile fidarsi di chiunque, per altri soltanto di alcune tipologie di persone (ad es. solo uomini, o solo donne).

Tuttavia, non tutte le persone che presentano questo schema, reagiscono allo stesso modo.

La via dell’evitamento (mantenere un atteggiamento distaccato, evitare di instaurare relazioni intime profonde e di confidarsi apertamente con altri) è soltanto una delle opzioni scelte per contrastare i sentimenti dolorosi.

Alcuni sembrano infatti passare per primi al contrattacco. Sono persone che assumono per prime la parte dell’”aggressore”: attaccando, ferendo gli altri, abbandonando le relazioni; come “difesa preventiva”, in modo da non venire sottomessi e usati in seguito.

Ci sono infine coloro che, guidati dall’idea che “se le cose sono andate così già dalle prime relazioni importanti, allora la mia vita è destinata ad essere in questo modo”, si arrendono alla trappola, continuando a legarsi a persone aggressive, manipolatrici e abusanti.

E’ importante sottolineare che questi atteggiamenti e reazioni, spesso (specialmente se i traumi subiti sono molto precoci) non vengono agiti in maniera totalmente consapevole.

Come al solito, non sempre gli schemi originano nell’infanzia, da traumi infantili, ma anche da eventi significativi dell’adolescenza o della prima età adulta. Ad esempio si può essere stati traditi, imbrogliati e umiliati anche da amici, compagni di scuola, dal partner o da datori di lavoro.

Seppur qualsiasi evento abusante e umiliante possa dar luogo ad importanti ferite, sembra che gli episodi riguardanti le figure maggiormente significative, quelle di cui sarebbe ovvio potersi e doversi fidare quando si è bambini, lascino tracce più profonde.

Gli episodi di tradimento, manipolazione e abuso, quando avvenuti precocemente, nella maggior parte dei casi danno origine anche ad altre trappole, oltre a quella della Sfiducia. La trappola della deprivazione emotiva (per il fatto di non essere ascoltati, coccolati, compresi), dell’abbandono (per il fatto di essere lasciati soli e trascurati) e dell’inadeguatezza (per il fatto sentire di non valere nulla e essere responsabili per il trattamento subito), sono quelle maggiormente associate a questa condizione.

La via d’uscita da questa trappola può presentarsi lunga e ardua, ma accompagnati da un terapeuta è possibile riprendere in mano la propria vita e ottenere ciò che si è sempre desiderato: amare ed essere amati.

 

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Dott.ssa Chiara Francesconi

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Autori: J.Young, J.Bowlby, Jon Kabat Zinn, G. Liotti, Aaron Beck & Albert Ellis

Dott.ssa Chiara Francesconi - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale

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