Bambini e Cibo: le problematiche alimentari in età evolutiva.

Una sana ed equilibrata alimentazione è sicuramente un fattore importante per la crescita psico-fisica dei bambini e per assicurare la protezione da vari disturbi e malattie. Pertanto, riscontrare problemi nel rapporto con il cibo nei figli, è fonte di preoccupazione, frustrazione, ansia e stress per genitori e famiglie. 

I comportamenti alimentari dei bambini, sebbene non patologici (nella maggior parte dei casi non hanno a che fare con processi di anoressia o bulimia) possono comunque essere fonte di malessere (in primis per la famiglia!) e provocare carenze nutrizionali. 

Gli obiettivi di una consulenza psicologica alimentare per l’età evolutiva sono pertanto quelli di: 

Individuare il comportamento alimentare disfunzionale

capire le cause di tale comportamento (il mangiar poco/troppo/selettivamente), 

ricercare soluzioni al problema,

produrre cambiamenti nel modo di affrontare la difficoltà presente

supportare genitori e familiari, migliorando la gestione di ansia e frustrazione

fornire un’adeguata educazione alimentare (comprendente tutti i fattori psicologici e sociali che regolano il rapporto con il cibo nell’infanzia e nel corso di vita)

 

I percorsi psicologici si avvalgono dell’applicazione di strategie psicologiche e psicoeducative come il diario alimentare, l’analisi funzionale del comportamento alimentare, la gestione delle emozioni, lo sviluppo della consapevolezza di fame fisiologica e fame emotiva, soluzioni comportamentali per la gestione dei pasti

Non si tratta quindi di dare informazioni sul “cosa” mangiare (informazioni nutrizionali di competenza di dietologi e nutrizionisti), ma sul “come” mangiare: come affrontare il problema, come gestirlo, come approcciarsi ai pasti, come stimolare i propri figli, come instillare la sana alimentazione, come tollerare con pazienza e costanza il lento processo di educazione e crescita. 

 

Le principali problematiche alimentari infantili, riportate da genitori e familiari, ricadono in 4 categorie:

Mio figlio/figlia mangia troppo

Mio figlio/figlia mangia troppo poco

Mio figlio/figlia mangia solo alcuni elementi selezionati

Mio figlio/figlia non mangia vegetali (frutta e verdura) 

Attenzione a parte merita la “fame nervosa”, ovvero prendere in considerazione il fatto che tavolta, bambini ed adulti, possono cercare il cibo per distrarsi o per tranquillizzarsi da emozioni spiacevoli come la noia, la tristezza, la paura….

 

Nel processo di scoperta delle abitudini alimentari è sempre importante tenere a mente che :

“Il comportamento della famiglia, l’esposizione al cibo, le abitudini apprese, l’imitazione dei coetanei, la capacità di controllare i propri stati emotivi… influenzano le scelte sia dei grandi, che dei piccini rispetto alle condotte alimentari!”

Divenire consapevoli di questi meccanismi può rivelarsi sostanziale nel recupero di un equilibrio alimentare.

 

Letture simili sul sito:  Lo sviluppo delle preferenze alimentari     La neofobia alimentare

 

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Dott.ssa Chiara Francesconi

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Dott.ssa Chiara Francesconi - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale

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